La via Green - l’autore può continuare a pubblicare sulle riviste tradizionali e depositare il proprio lavoro in un archivio aperto (autoarchiviazione) purché verifichi prima la policy dell’editore con cui intende pubblicare, per capire:

  • se l’autoarchiviazione è consentita
  • quale versione del lavoro può essere archiviata
  • quando può essere disponibile in Open Access

Ad oggi la pratica dell’auto-archiviazione è accettata dalla maggior parte degli editori, ma è sempre necessario verificare quale versione del lavoro è consentito archiviare.

Generalmente il deposito è consentito per:

  • preprint - versione di un documento scientifico che precede la revisione formale tra pari e la pubblicazione su una rivista scientifica;
  • postprint – (detto anche Accepted Manuscript) è la versione finale di un manoscritto dopo la revisione formale tra pari. Contiene tutte le revisioni effettuate durante il processo di peer-review;
  • versione editoriale detta anche Version of Record (VOR) – la versione finale del lavoro, così come pubblicata dalla rivista, con grafica e logotipi dell’editore.

Per abilitare l'accesso aperto ad un articolo in abbonamento talvolta è imposto un ritardo temporale, noto come periodo di embargo. Questo inizia dalla data in cui l'articolo è pubblicato formalmente online, nella sua forma definitiva e citabile. È importante sottolineare che l’embargo viene applicato solo ed unicamente alla versione consentita.

Il deposito della VOR è consentito solo nel caso in cui l’articolo sia pubblicato in una rivista esclusivamente open access o nel caso in cui sia stata pagata una APC – Article Processing Charge.

Una “Article Processing Charge” (APC) è una tassa che viene talvolta addebitata agli autori per rendere disponibile un articolo ad accesso aperto in una rivista che pubblica solo ad accesso aperto o in una rivista in abbonamento con l’opzione Open Access (rivista ibrida).

Questa fee può essere pagata dall'autore, dall'istituzione dell'autore o dal suo finanziatore della ricerca ed è diversa da quelle eventualmente richieste se viene superato un certo numero di pagine o per certe figure allegate all’articolo (a colori e non).

Gli eventuali costi per la pubblicazione in modalità Open Access variano in base agli editori e alle riviste. L’Unione Europea ritiene ammissibili al rimborso i costi sostenuti per le pubblicazioni in Open Access. Questi possono essere calcolati nel budget iniziale della ricerca e indicati nei modelli contrattuali (Grant agreement) nella tabella dei costi previsti per lo svolgimento dell’attività di ricerca.

Nella sezione Riviste elettroniche è possibile verificare le politiche editoriali delle risorse in abbonamento.

Le vie Gold e Red – in entrambi i casi l’autore mantiene il copyright e specifiche licenze regolano l’uso e il riuso di questi articoli da parte dei lettori (per es. Licenze Creative Commons).

  • Gold - l’autore pubblica l’articolo su riviste open access peer-reviewed, accessibili senza abbonamento, di cui spesso è previsto il pagamento delle spese di pubblicazione. Gli editori tradizionali (es. Elsevier, Wiley, Springer…) offrono una “Open Choice” a pagamento per il singolo articolo mediante le cosiddette “Article Processing Charges” (APC).
  • Red - l’autore pubblica su  «Hybrid Journals» di cui la propria istituzione paga l’abbonamento, ma deve comunque pagare un compenso per rendere open il suo articolo

La via Diamond (o Platinum) – è un modello editoriale Open Access che si basa su sistemi editoriali scientifici ad accesso completamente aperto (full OA) finanziati e gestiti, per lo più, dalle università e dagli enti di ricerca, attraverso proprie Academic Press che gestiscono direttamente l’intero ciclo editoriale, compreso il sistema di referaggio, a garanzia della qualità dei contenuti. I prodotti scientifici sono pubblicati online ad accesso libero e gratuito e non è consentito il loro riutilizzo a scopi commerciali e di lucro. Inoltre, da marzo 2021 è a disposizione la piattaforma Open Research Europe (ORE), in cui i costi per la pubblicazione ad accesso aperto sono coperti dalla Commissione Europea. Un altro esempio di Diamond OA è la piattaforma di pubblicazione  SciPost, che si mantiene attraverso le donazioni delle organizzazioni che utilizzano i suoi servizi editoriali, senza costi aggiuntivi per autori e lettori.

Quando l’editore non consente il deposito immediato o l’embargo per l’Open Access prevede tempi più lunghi rispetto a quelli dettati dalle normative o dai finanziatori, l’autore può ricorrere alla via Gold e pagare i costi delle APC, alla via Diamond o utilizzare altri strumenti per l'Open Access.


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