La proposta dell’Open Science è quella di favorire nuove modalità di approccio alla ricerca e alla comunicazione scientifica. Il concetto è complesso per la pluralità degli argomenti che propone e, soprattutto, per il mutamento culturale che implica. Volendo semplificare, potremmo riassumerlo in alcune parole chiave: reti, dati, collaborazione e trasparenza.
Sebbene la strada sia ancora lunga, nel corso di questi anni sono state promosse diverse iniziative per favorire l'affermazione della scienza aperta come nuovo paradigma della scienza. In Europa, la Commissione Europea ha compiuto una scelta ben precisa a sostegno dell'Open Science, soprattutto attraverso la realizzazione della European Open Science Cloud e il finanziamento della ricerca attraverso i programmi Horizon2020 prima e Horizon Europe poi.
Horizon2020 è stato il primo strumento finanziario utilizzato dalla Commissione per raggiungere gli obiettivi della scienza aperta ed è terminato nel 2020. A partire dal 2021 Horizon Europe prosegue sulla strada battuta dal precedente programma quadro con importanti innovazioni che promuovono la Scienza Aperta come nuovo paradigma della scienza.
Open Access e Open Data sono le due istanze fondamentali. L’Open Access affronta tutte le debolezze insite nel sistema di pubblicazione attuale e tenta di scioglierle mentre l’Open Data apre alla conoscenza della "materia prima" della ricerca. Le altre tematiche sostenute dall'Open Science comprendono l'apertura del materiale didattico, la condivisione di metodologie come gli open notebook, la revisione dei meccanismi di validazione della ricerca e della peer-review, l'apertura della scienza ai cittadini.
Per fare Open Science in modo concreto è necessario capire quali sono le alternative e quali sono gli strumenti che è possibile utilizzare. Bianca Kramer e Jeroen Bosman, dell'Università di Utrecht, hanno creato il cosiddetto Arcobaleno delle pratiche Open Science (disponibile anche in versione italiana a cura di Elena Giglia) per mostrare come sia possibile rendere aperto ogni passo della ricerca:
- Altmetrics per utilizzare misure di impatto alternative
- Twitter per comunicare sui social media
- Figshare per condividere poster e presentazioni
- Creative Commons per utilizzare licenze aperte depositare in archivi o pubblicando su riviste Open
- PubPeer o F1000 per provare la open peer-review
- OSF, Arxiv o Biorxiv per condividere pre-prints
- Jupiter o CoCalc per utilizzare formati leggibili dalle macchine
- Overleaf o Authorea per usare forme di scrittura collaborativa
- Protocols.io per condividere protocolli o workflow
- Jupyter per la condivisione di appunti, note di laboratorio, codice eseguibile
- GitHub per condividere il software
- Dryad, Zenodo o Dataverse per condividere i dati
- OSF o AsPredicted per pre-registrare esperimenti
- Hypothes.is per commentare pagine web
- Zotero per usare bibliografie condivise
- RIO Journal per condividere progetti di ricerca
Il progetto europeo Foster 4 Plus è una delle ottime guide per l’Open Science. Il progetto ha elaborato una versione grafica molto interessante del concetto di Open Science e della sua articolazione.
Ulteriori informazioni e dettagli sono forniti dalle organizzazioni elencate di seguito
OpenAIRE è una infrastruttura finanziata dalla Commissione Europea dal 2009 e dedicata al monitoraggio e alla verifica delle politiche sull’Open Access. OpenAIRE supporta l’Open Science attraverso la rete di National Open Access Desks (NOADs)...per saperne di più...
RDA - Research Data Alliance è una organizzazione internazionale dedita ad attività sulla condivisione e il riuso dei dati. RDA Europa sta creando, attraverso il progetto RDA Europe 4.0, una rete di nodi nazionali che si facciano portavoce dei bisogni nazionali all'interno dell'organizzazione europea...per saperne di più...
IOSSG - Italian Open Science Support Group è un gruppo di lavoro transuniversitario, formatosi nel 2016 con lo scopo di promuovere lo sviluppo e la diffusione dell'Open Science in Italia, con particolare riferimento alla European Open Science Cloud (EOSC)...per saperne di più...
ICDI (Italian Computing and Data Infrastructure) è un tavolo di lavoro creato dai rappresentanti di alcune tra le principali Infrastrutture di Ricerca e Infrastrutture Digitali italiane con l’obiettivo di promuovere sinergie a livello nazionale al fine di ottimizzare la partecipazione italiana alle attuali sfide europee in questo settore, tra cui la European Open Science Cloud (EOSC), la European Data Infrastructure (EDI) e HPC. Per saperne di più...
AISA - Associazione Italiana per la Scienza Aperta è un’associazione senza fini di lucro che intende incoraggiare i valori dell’accesso aperto alla conoscenza attraverso la promozione di attività, quali: pubblicazioni sui principi della scienza aperta; organizzazione di attività formative, creazione di reti di collaborazione…per saperne di più...
COAR è un'associazione internazionale che aggrega le comunità di repository e le principali reti di repository per costruire servizi e infrastrutture innovative, allineare politiche e pratiche e fungere da voce globale per le comunità di repository...per saperne di più...
The Scholarly Publishing and Academic Resources Coalition (SPARC) è un'organizzazione che collabora con altri attori della comunicazione scientifica (autori, editori, biblioteche…) per favorire la condivisione aperta dei risultati della ricerca...per saperne di più...