Oggi, la scienza aperta ha fatto sicuramente molti passi in avanti. Esiste un’imponente massa di contenuti scientifici (software, pubblicazioni, dati) disponibili in forma gratuita e con diritti di riuso, cioè accompagnati da licenze aperte come le Creative Commons Licenses.

Ma qual è il ruolo dell’università e delle altre istituzioni scientifico-accademiche no profit nel governo e nella gestione della scienza aperta?

L’università può ancora rivendicare un ruolo di primo piano nella scienza aperta o si presenta ormai come un ingranaggio di un meccanismo di mercato dominato da piattaforme commerciali con enorme potere di controllo dell’informazione?

Di fronte al potere delle banche dati dell’editoria commerciale, dei social network generalisti e scientifici, dei motori di ricerca quale compito spetta all’università?

La scienza aperta rappresenta un baluardo dell’autonomia dell’università e della libertà accademica? 

Il Convegno Non per profitto: la scienza aperta e il ruolo delle università svoltosi a Trento il 25 ottobre 2018, ha fornito molte risposte a queste domande.

News rielaborata da archivio OA Italia


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