L'11/12/2019 è uscito su Nature un nuovo articolo con una definizione di "predatory publishers" a cui segue un commento interessante

Il già noto Ten myths around scholarly publishing ridimensiona parecchio la questione dei predatory publishers; occorre sempre dare un'occhiata a Retraction Watch, che elenca le ritrattazioni quotidiane di articoli pubblicati su riviste di alto impatto in quanto la pratica di falsificare/fabbricare i dati sembra diffusa e non si tratta di casi isolati. A tal riguardo si rimanda all'articolo da cui risulta una correlazione diretta fra Impact Factor della rivista e numero di ritrattazioni, con il paradosso che le riviste "migliori" sembrano pubblicare la scienza "peggiore".

News rielaborata da mailing list OA Italia


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